dimarts, 28 de febrer del 2017

Guglielmo III Salusio VI, detto Cepola

Dopo la morte di Chiano in battaglia nell’ottobre del 1256, divenne giudice suo cugino Guglielmo di Cepola (forse possidente dell’omonimo villaggio quartese) che fece un vero e proprio atto di vassallaggio nei confronti di Genova, rinnovando solennemente gli accordi già stipulati da Chiano. Ma nel 1257, Guglielmo di Capraia, dopo che i pisani avevano sorpreso una flotta genovese di supporto al Giudice cagliaritano, riconquistò Castel di Castro per conto di Pisa. Guglielmo di Cepola si rifugiò a Genova, dove morì, dopo aver fatto testamento al comune ligure. Santa Igia venne risparmiata, in un primo momento. Secondo gli accordi di resa, l’amministrazione avrebbe dovuto passare nelle mani di Pisa e i genovesi avrebbero dovuto abbandonarla. Ma forte del testamento di Guglielmo di Cepola, Genova disattese i patti e Pisa, riorganizzata l’alleanza coi giudicati di Arborea e Gallura, pose sotto assedio la città. Stavolta, in una data imprecisata tra luglio e dicembre del 1258, Santa Igia venne totalmente distrutta dall’alleanza sardo-pisana, con tanto di spargimento di sale sulle rovine. Il Giudicato di Cagliari, dove diversi secoli prima era scoccata la scintilla dell’autonomia giudicale, cessò la sua esistenza, finendo per essere diviso tra Pisa, Arborea, Gallura e Donoratico.

https://albertomassazza.wordpress.com/2014/09/15/santa-igia-la-capitale-sepolta-sardegna-medioevo-giudicati/


Guglielmo III Salusio VI, detto Cèpola o Cipolla (Cèpola, ... – Genova, 1258), è stato l'ultimo giudice del Giudicato di Cagliari. Il suo regnò durò circa un anno, dal 1257 al 1258. Nato probabilmente nella villa di "Cèpola", situata nei pressi di Quartu (campidano di Cagliari) assunse il titolo di giudice a seguito dell'assassinio, da parte di sicari pisani, del giudice cagliaritano Giovanni Torchitorio V detto Chiano, suo cugino. Come il suo predecessore anche Guglielmo continuò la politica filoligure e antipisana e nel 1257 scacciò i pisani dalla rocca di Castel di Castro. Questo fatto scatenò la furia di Pisa che quindi formò una coalizione militare con gli altri tre giudicati sardi filopisani e lo attaccò. Il 20 luglio 1258, dopo quattordici mesi di guerra, Santa Igia, capitale del Giudicato di Cagliari, venne conquistata dalla coalizione e Guglielmo fu costretto a fuggire a Genova dove morì poco tempo dopo senza lasciare eredi. Il giudicato di Cagliari fu quindi smembrato e diviso fra i vincitori e dopo 358 anni cessò di esistere.

https://it.wikipedia.org/wiki/Guglielmo_III_Salusio_VI

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